Anni di
oculata gestione da parte del Comprensorio Alpino, con la
preziosa collaborazione di tutti coloro che a vario titolo
usufruiscono dell’ambiente, hanno portato ad un costante e
cospicuo incremento di tutte le specie presenti, benché oggetto
di un controllato prelievo venatorio.

Le risorse
del comprensorio alpino vengono accuratamente coordinate da un
Comitato di Gestione composto da rappresentanti delle
associazioni venatorie, agricole, ambientalistiche ed enti
locali.
Sotto il
profilo venatorio la Valle Stura è suddivisa in
-
cinque distretti
destinati alla caccia programmata
-
da aziende faunistico-venatorie
-
oasi di protezione
-
zona di ripopolamento
e cattura
-
da una parte del
Parco Naturale Alpi Marittime.
Posizionando il cursore sulle
diverse zone della mappa geografica seguente, è possibile visualizzare le
diverse aree in cui il Comprensorio è stato suddiviso, cliccando
su ogni area apparirà un finestra di dettaglio (pop up), con la
relativa mappa ingrandita. |
Il servizio
di vigilanza è sempre attivo. I guardiacaccia eseguono controlli
sui cacciatori affinché sia tutto regolare.
La
Regione
Piemonte, con le proprie normative, obbliga il cacciatore a
portare i capi abbattuti presso il centro di rilevamento dati.

Qui, un
tecnico faunistico incaricato dal Comprensorio eseguirà tutte le
valutazioni e le misurazioni prescritte.Le misurazioni
serviranno a determinare l’età del capo abbattuto e ad
arricchire l’archivio dei dati faunistici della Regione.La
scheda biometria redatta che accerta la regolarità
dell’abbattimento, sarà consegnata in copia al cacciatore . |